Ma non ci si limita a parlare: vengono introdotte delle effettive limitazioni ai pagamenti in contanti, e vengono al contrario incentivati i pagamenti con carta di credito (che poi non si tratta di un incentivo: semplicemente, i negozianti vengono OBBLIGATI a dotarsi dell'infernale POS e ad accettare pagamenti con carta di credito o bancomat: è un obbligo, ma non un'incentivazione, perché il negoziante non riceve neppure un centesimo di incentivazione da chicchessia, e deve sostenere integralmente le spese del servizio).
Le motivazioni, in teoria, sono buone: limitiamo l'uso del contante così i cattivi di turno (corrotti, faccendieri, evasori fiscali, trafficanti di droga, mafiosi... manca solo la Banda Bassotti e Diabolik) avranno difficoltà a riciclare il loro "denaro sporco"... ed inoltre professionisti, commercianti ed artigiani (tutti notoriamente evasori, se non addirittura ladri e truffatori) non potranno nascondere le loro entrate al fisco.
Questo, in teoria.
Nella pratica invece corrotti, faccendieri, grandi evasori troveranno sempre il modo di farla franca.
Volete un po' di idee su COME?
I modi sono tantissimi, anche se non alla portata di chiunque...
- Basta aprire un conto all'estero, in un paradiso fiscale che mantenga ancora il segreto bancario. Fino a che esisterà al mondo un posto del genere (ed al momento ne esistono DOZZINE), è velleitario sperare di sconfiggere l'evasione con una mossa del genere.
- Oppure, se i numeri sono più piccoli, si può aprire un conto corrente a nome di un prestanome (che poi non serve neppure che sia un vero conto corrente: oggi una carta di credito ricaricabile ha le stesse funzioni di un conto corrente). Si prende un extracomunitario qualsiasi, gli si allungano un paio di centinaia di euro (in contanti: a lui i contanti non fanno schifo...) e lo si fa aprire una carta di credito ricaricabile (ormai si possono attivare anche in tabaccheria... o per posta).
Se la carta ricaricabile viene "rinfrescata" una volta all'anno, le probabilità di esser pizzicati sono pari a zero; e questo sistema permette comunque di riciclare agevolmente fino a 30.000 euro all'anno, senza far suonare nessun campanello d'allarme in alcun istituto bancario.
Ed allora, perché tutto questo entusiasmo per la moneta elettronica?
Vi do un indizio: abbiamo un governo di banchieri...
Ci siete arrivati? No?
OK, passiamo ai numeri.
Ogni volta che pagate qualcsa con carta di credito, l'esercente che accetta il pagamento paga una commissione. A seconda del giro d'affari dell'esercente, questa commissione varierà da un minimo del 1,5% fino anche al 5%.
Visto che l'esercente (tranne rari casi) non può addebitare le commissioni della carta di credito al cliente, ne consegue che dovrà aumentare tutti i prezzi di vendita per coprire queste maggiori spese.
Visto che l'esercente (tranne rari casi) non può addebitare le commissioni della carta di credito al cliente, ne consegue che dovrà aumentare tutti i prezzi di vendita per coprire queste maggiori spese.
Quindi, se per esempio paga una commissione del 3%, e la metà dei clienti lo pagano con carta di credito, dovrà aumentare TUTTI i prezzi al minimo del 1,5% per coprire questi costi.
Quindi, nella realtà le commissioni le pagheranno sempre i clienti: anche quelli che usano i contanti e non la carta di credito...
Ed adesso vediamo un caso concreto: Luciano prende 1000 euro di paga al mese, ed ipotizziamo che paga TUTTO sempre solo con carta di credito. E' allergico al contante, è un fan di Monti & C., anche i caffè al bar li paga con la carta.
Se i suoi 1000 euro li spende tutti (non c'è nulla di strano, se si guadagnano solo 1000 euro al mese è ben difficile mettere da parte qualche risparmio), significa che a fine mese 35 euro saranno andati al sistema bancario, sotto forma di commissioni.
I negozianti che hanno incassato i 1000 euro di Luciano, li spenderanno per pagare i propri fornitori (facciamo finta che li paghino con bonifico, con commissioni a zero o simboliche). Supponiamo che i "fornitori" siano un insieme chiuso, e che in mezzo ci sia anche il datore di lavoro di Luciano.
I negozianti che hanno incassato i 1000 euro di Luciano, li spenderanno per pagare i propri fornitori (facciamo finta che li paghino con bonifico, con commissioni a zero o simboliche). Supponiamo che i "fornitori" siano un insieme chiuso, e che in mezzo ci sia anche il datore di lavoro di Luciano.
Insomma, possiamo fare finta che:
- Luciano paga 1000 euro ai negozianti
- i negozianti pagano i fornitori
- i fornitori pagano lo stipendio a Luciano
Un circolo chiuso che, in teoria, potrebbe continuare all'infinito.
Il mese successivo, il datore di lavoro di Luciano gli farà un altro bonifico da 1000 euro per lo stipendio.
E Luciano nuovamente lo spenderà entusiasticamente con la carta di credito, riversando altri 35 euro di commissioni.
E Luciano nuovamente lo spenderà entusiasticamente con la carta di credito, riversando altri 35 euro di commissioni.
Alla fine dell'anno, scopriremo che di commissioni pagate al sistema bancario, per far circolare 12 volte 1000 euro, ammontano a
12 x 35 = 420 euro
Quindi, dopo soli 28 mesi (meno di due anni e mezzo), la totalità del capitale circolante sarà stato incamerato dal sistema bancario sotto forma di "commissioni".
E' ovvio che una truffa un sistema del genere, nel caso di contanti, non sarebbe sostenibile: i contanti in giro sarebbero sempre meno, e quindi si verificherebbe una deflazione esplosiva, che nell'arco i soli due anni prosciugherebbe di fatto il sistema.
Mentre nel caso di "moneta elettronica" (che è un qualcosa di assolutamente evanescente, che esiste solo sotto forma di bit nei computer degli istituti bancari) questa mega-truffa è possibile: tant'è che ci stanno fregando.
Mentre nel caso di "moneta elettronica" (che è un qualcosa di assolutamente evanescente, che esiste solo sotto forma di bit nei computer degli istituti bancari) questa mega-truffa è possibile: tant'è che ci stanno fregando.